Kanyakumari, Tamil Nadu, 28 gennaio 2017 – Tour dell’India 2017
Lo scorso 28 gennaio, presso la sede del Vivekananda Kendra (organizzazione spirituale che si pone l’obiettivo di diffondere gli insegnamenti di Swami Vivekananda, santo indiano del XIX secolo) a Kanyakumari, in Tamil Nadu, Amma ha consacrato il Ramayana Darshanam (mostra pittorica ispirata al Ramayana, poema epico indiano in cui è narrata la vita di Sri Rama) e il Bharat Mata Sadanam (tempio dedicato alla Madre India).
Durante la cerimonia, svoltasi dinanzi a una grande folla, Amma ha tenuto un discorso in cui ha detto: “Quella indiana è un’antica cultura, ancora oggi viva e vibrante. La piena realizzazione del vero Sé e la pura compassione verso tutte le creature sono i suoi capisaldi. La cultura indiana ci insegna che ogni cosa nell’universo non è nient’altro che una diversa manifestazione della Verità Suprema e che, pertanto, dovremmo imparare a rispettare, amare e servire anche le più piccole creature, considerandole parte di noi.
“Amma è felice di veder costruito, grazie all’impegno del Vivekananda Kendra, un tempio dedicato alla madre dell’India (Bharat). Questo tempio ci ricorda che tutti noi dovremmo costruire un tempio d’amore per la nostra nazione nel nostro cuore. Dovremmo essere profondamente grati alla terra e alla cultura che ci hanno resi quello che siamo. Questa terra è la nostra madre, questa cultura è la nostra madre. Se perdiamo il legame con esse, ci perderemo come un aquilone col filo spezzato. Dovremmo provare devozione, rispetto e riguardo per la nostra madre, perché solo allora saremo figli perfetti e virtuosi. Dobbiamo cercare di trascendere le sfide dei tempi moderni rimanendo ben radicati nella nostra cultura.
“E non dobbiamo dimenticare che, per provare un sentimento di vero orgoglio nazionale, anche chi si trova sul gradino più basso della società dovrebbe poter vivere con dignità, e noi dovremmo essere disposti a impegnarci in tal senso. Non c’è religione né scrittura più grande del dare sollievo a chi soffre, incoraggiare chi è provato e tendere una mano a chi è in difficoltà.
“Il patriottismo non è una meschina emozione, ma è piuttosto un’energia che può risvegliare quanto di buono c’è in noi. Dovremmo batterci per la nostra nazione, lasciandoci trasportare dal carro dell’entusiasmo, indossando la fiducia in noi stessi come armatura e avendo viveka (attenzione e discernimento) come auriga. Dovremmo costruire una nazione e una società piene di forza e vitalità. Possa questo nuovo tempio, costruito in questo angolo nel sud della nostra nazione, fornirci l’incoraggiamento e la motivazione per raggiungere questo obiettivo”.