
In collaborazione con il gruppo dei Civil 20 per le comunità resilienti e sostenibili, i ricercatori, insieme agli abitanti locali del villaggio di Nagla Chandi, hanno cercato di trovare una soluzione allo scarico di acqua sporca fuoriuscente dagli edifici della scuola elementare e riversantesi nel sistema Jivamritam per l’acqua potabile.
Dal 4 al 9 febbraio il team dell’Amrita Vishwa Vidyapeetham si è recato nel villaggio di Nagla Chandi, nel distretto di Mathura, Uttar Pradesh. Il problema principale era la cattiva gestione del sistema di drenaggio che causava lo spreco di acqua piovana raccolta in uno stagno adiacente al muro dell’unica scuola elementare governativa del villaggio.
Questo portava a frequenti allagamenti dell’edificio scolastico, con effetti anche sul sistema di trattamento delle acque potabili Jivamritam lì in uso. Il sistema Jivamritam era stato installato dall’ashram nel 2019 per fornire alla comunità acqua potabile, ma la vicinanza alla scuola ne aveva compromesso l’integrità funzionale mettendo a rischio i bambini.
Il team dell’università comprendeva ricercatori dell’Amrita School for Sustainable Development, che fa parte del progetto UNESCO Chair on Experiential Learning for Sustainable Innovation and Development. I ricercatori offrono il proprio contributo anche al gruppo di lavoro Civil 20 Working Group for Sustainable & Resilient Communities sotto l’inziativa della presidenza del Governo Indiano del G20.




Il villaggio di Nagla Chandi è una comunità agricola di circa 350 abitanti. Secondo il principio di compartecipazione dei residenti alla valutazione, è stato redatto un dettagliato piano delle risorse insieme agli abitanti del villaggio. Una camminata attraverso il villaggio, con l’aiuto della mappa delle risorse, ha aiutato ad indentificare le case da cui proveniva lo scarico delle acque nere nel vicino punto di raccolta degli scarichi a cielo aperto.
I capifamiglia delle case che scaricavano direttamente nello stagno sono stati contattati per una riunione al fine trovare una soluzione a lungo termine. Anche il preside della scuola elementare è stato invitato quale referente importante.
Il pradhan, capo del villaggio, è stato coinvolto per discutere il problema ed è stato d’accordo a cercare la collaborazione di tutta la comunità per rivedere la situazione e trovare la miglior soluzione al problema.
Il team di ricercatori di Amrita, il pradhan, e alcuni membri della comunità locale hanno deciso infine di rimuovere tutti gli escrementi dei bufali e la legna da ardere che ostruivano il flusso delle acque di scarico nel canale principale, facendole fuoriuscire sulla strada.
Si è deciso anche di far venire un bulldozer per ripulire il tratto di scarico dal canale principale del villaggio alla periferia dello stesso. Dopo due giorni di brainstorming la macchina si è messa in moto ed è stato avviato il processo di creazione di una nuova fognatura.
Nel suo rapporto di ricerca il team ha enfatizzato la necessità di rafforzare le capacità d’intervento del Comitato per l’acqua potabile del villaggio nel gestire simili situazioni in futuro, e ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni operanti nel settore pubblico con le comunità locali e le organizzazioni della società civile, in modo da cercare soluzioni alle problematiche di tali comunità nell’ottica degli obiettivi stabiliti dagli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.